DRAMMATICO – DURATA 93′ – FRANCIA
Souleymane ha origini guineane ma abita a Parigi e si guadagna da vivere consegnando cibo in bicicletta. Ora ha solo due giorni di tempo per prepararsi alla perfezione e superare il colloquio di richiesta asilo: il problema è che ha deciso di raccontare una storia che non è la sua…
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solito film che vuole farci capire quanto siamo cattivi noi e buoni loro. mai visto un film dedicato alle vittime nostrane degli immigrati irregolari. evidentemente considerate vittime di serie B. non ci sto
bellissimo e doloroso
Il film è drammatico all’ennesima potenza, girato con taglio quasi documentaristico e senz’altro molto importante da vedere. Mostra l’esistenza d’inferno di questi africani che partono per destinazioni lontane sperando di poter lavorare e guadagnare qualcosa, ma una volta giunti all’approdo si scontrano con una realtà dura almeno quanto quella del loro paese originario se non forse anche peggiore. Un film del tutto veridico, spietato dal primo all’ultimo fotogramma come spietata è la vita.
Un film che fa riflettere ma che dovrebbe maggiormente far riflettere quelli che in questi poveri disperati vedono nemici da combattere anzichè fratelli umani da aiutare, almeno, da non odiare.
Ottimo film. Sembra la continuazione di Io Capitano. Cosa succede agli emigrati quando finalmente arrivano in Europa? questa è la risposta del film. il calvario continua , lo sfruttamento pure. film senza un attimo di respiro. Candidato a numerosi premi César di quest’anno.
è un bel film che fa riflettere sulla nostra scarsa accoglienza (o peggio menefreghismo e odio) verso chi non ha avuto il privilegio di nascere bianco e in un paese benestante.
Un film urgente e necessario, magari troppo documentaristico, ma senza pretese estetizzanti…
Abou Sangare attore non professionista (bravissimo) racconta la vita di uno dei tanti ragazzi che passano davanti alle nostre vite e nemmeno ci giriamo a guardarli in faccia. Ritiriamo e chiudiamo la porta. Ecco questo è un film che ci fa vergognare. E lo fa con stile. Senza pietismo. Mirando dritto al nostro cuore. Se ancora ne abbiamo uno. 4 stelle piene.
Questo è ciò che l’umanità ha saputo creare, un ordine caotico basato sulla sopraffazione e la diseguaglianza. Ma non dobbiamo farcene una colpa è la natura che ci ha creato così, l’istinto di sopravvivenza base sostanziale del nostro DNA ci induce all’egoismo, all’opportunismo e all’entropia che governa l’universo. Noi esseri umani abbiamo lentamente, nel corso della storia, cercato di modificare questi istinti primordiali ma è una lotta contro la nostra stessa essenza, quindi davvero difficile riprogrammarci. Resto dell’idea, come scrisse Albert Einstein, che l’Amore è l’unica forza ingovernabile che può cambiare il destino. Film come questo andrebbero incentivati e fatti conoscere a costo di usare la cura Ludovico contro la cecità Saramaghiana del mondo umano.
Partiamo subito col dire che, l’argomento non è nuovo ma, anzi, abbiamo moltissime pellicole simili, però questa l’ho trovata buona e, non si può condannare un film solo per l’argomento che tratta altrimenti per l’olocausto cosa dovremmo dire, qui vi è l’immigrazione irregolare, comunque, come ripeto, a me ha fatto riflettere molto, poi, come detto, conoscendo l’argomento, uno può comodamente andare oltre.